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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:148|3|0]]preghiere, in vista che egli potrebbe esser tranquillo quando la vedesse in compagnia dell’amica della sua infanzia, le cui tenere cure le sarebbero più preziose ancora di quelle di un uomo, chiunque egli fosse.

Eleonora si mise tosto in cammino. Ciò che era seguito dopo la sua partenza dal castello aveva innalzato una insormontabile barriera fra lei e il suo amante; egli diffatti non era più per lei, che un fratello. Quando ella arrivò Margherita cominciava a sentire i primi dolori del parto; la sua gravidanza era stata molto penosa. Le sofferenze naturali del suo stato erano aumentate in lei dalla idea della responsabilità, cui andava incontro al momento, in cui stava per dare alla luce un erede della casa Mortimer. Eleonora si avvicinò al letto di sua cugina; avvicinò le sue fredde labbra a quelle ardenti di Margherita, e pregò per lei. I primi medici della provincia erano già stati sopracchiamati. La vedova Sandal camminava su e giù a gran passi negli appartamenti vicini, sen-

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