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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:149|3|0]]za comunicare a veruno le inesprimibili inquietudini, che provava.

Due giorni e due notti trascorsero nell’alternativa delle speranze e dei timori. I vassalli arrivarono in folla al castello pieni di una sollecitudine onesta e sincera. Da una all’altra ora i nobili dei luoghi circonvicini mandavano a prender notizie della puerpera. Un parto a quei tempi era un avvenimento di grave importanza. Il momento finalmente arrivò. Margherita diede alla luce due bambini morti, e la giovane madre non tardò a seguirli nella tomba. In quella occasione funesta Margherita dimostrò un coraggio degno di un individuo della famiglia Mortimer. Ella cercò con le sue gelide mani quella dell’infelice suo sposo e quella di Eleonora, che amaramente piangeva; le unì insieme con un movimento, che l’uno di loro comprese, e pregò che la loro unione potesse essere eterna. Quindi desiderò di vedere la misera spoglia de’ bambini. Al vederli se le alterò la voce, gli occhi se le indebolirono, i loro ultimi sguardi sì ri-

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