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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:166|3|0]]sarà glorioso. Se l’inimico continua i suoi assalti, siate forte nel respingerli; esso ha potuto più volte liberarsi dalla prigionia e dal rogo, che per lui già ardeva; gli rimane da esser vinto da un avversario il più debole; un cuore cioè divenuto vittima di una passione infelice. Egli ha percorsa la terra per andare in traccia di vittime da divorare, e non ha potuto rinvenir la preda neppure ne’ luoghi, ove si lusingava trovarne. Sia per voi un soggetto di gioia e di gloria questo, che nella vostra debolezza avete potuto riportar la vittoria sopra di esse mercè l’aiuto di quel potere, dal quale sarà annientato quello di lui.


Chi è cotesta donna, che estenuata dalle sciagure sostiene a stento un malato più estenuato di lei, anzi sembra lei medesima aver bisogno di chi la sostenga? Ella è Eleonora, che da braccio a Giovanni. La serata è malinconica ed oscura; il vento di autunno sibila fra le piante; mormora il ruscello, che scorre al loro fian-

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