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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:204|3|0]]giurai di salvare la figlia vostra... sapeva io meglio di chiunque altri il pericolo, che ella correva... voi amaste più di salvare il vostro oro; paragonate dunque adesso ciò che avete perduto con quello, che vi rimane! Io mi collocai tra me e lei... vi feci avvertito... vi minacciai... non toccava a me di discendere alle preghiere. Vecchio infelice! mirate qual’è stato il resultato della vostra imprevidenza!

Dopo aver favellato così Melmoth incamminossi lentamente per partire. Delle esecrazioni involontarie lo seguirono, e l’ecclesiastico elevando la voce con indignazione esclamò: Parti, ente maladetto e per maladire! — Io parto vincitore e per vincere ancora, rispose Melmoth con un trionfo selvaggio e feroce. Nessuno ardì toccarlo; desso aveva la marca in fronte; quelli che la sapevano distinguere, sapevano altresì che ogni sforzo umano sarebbe stato inutile quelli che non la conoscevano provarono un orrore tale, che li rendette immobili. Melmoth abbandonò final-

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