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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:238|3|0]]dosi a quella scoprirono in esse delle tracce formate con della sabbia umida. Essi le seguirono fino ad una porta che dava capo in un giardino, e di là per un sentiero sabbionoso fino ad un muro rotto. Al di là di questo muro riconobbero le medesime vestigia in un campo ricoperto di bronchi e di spine, che si elevava fino alla sommità di un promontorio, che si sprolungava in mare. Quantunque fosse ancor di buona ora tutti i pescatori di que’ dintorni erano levati, e dissero a Melmoth ed al suo amico, che tutta la notte erano stati spaventati da un frastuono terribile e che non potevano descrivere.

Melmoth non volle permettere ad altri, meno che a Moncada, di salire con lui sulla rocca. Si vedeva un sentiero pieno di erbe, ed in mezzo a questo una lunga striscia formata dalle erbe abbattute, e che indicavano che qualcuno vi era stato trascinato. Non fu senza pena, che Melmoth e Moncada arrivarono alla sommità. Si vedeva un oggetto sventolare al vento quasi alla metà del

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