< Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

31

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:36|3|0]]compagnava dappertutto. Ma molte circostanze erano sfavorevoli alla famiglia di Walberg. I suoi membri erano forestieri, e ad eccezione della madre, che serviva d’interprete, parlavano poco la lingua del paese, che non avevano avuto il tempo di apprendere, e senza la quale era difficile offrirsi per dare delle lezioni. Oltre di che essi erano eretici, e ciò bastava per toglier loro ogni speranza in Siviglia. In qualche casa era riguardata come un grave inconveniente la bellezza delle figlie; in tal’altra la bellezza del figlio non formava una difficoltà meno insormontabile. Vi fu taluno, cui la rimembranza della loro passata ricchezza ispirò il vile e perfido desiderio di menar trionfo della loro attuale disgrazia. Ogni volta che rientravano in casa calcolavano di nuovo i loro deboli mezzi, rimpicciolivano sempre più le scarse porzioni del loro vitto, si sforzavano di sorridire fra di loro parlando dell’indomani, e ciascuno segretamente piangeva dipoi riflettendo sull’avvenire. Finalmente ar-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.