< Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
84

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu{{padleft:89|3|0]]inflessibile tanto nell’orgoglio quanto ne’ suoi principii. Quando scoppiò la guerra tra il re ed il parlamento, Ruggero abbracciò di vero cuore la causa del re, e cinquecento dei suoi vassalli, equipaggiati a sue spese, assisterono alle battaglie di Edgehill e di Marston-moor.

A Ruggero era morta la consorte, ma sua sorella madamigella Anna Mortimer era rimasta alla direzione del castello. Rimarchevole essa per la sua bellezza, spirito e degnità di carattere, non era inferiore al fratello nell’attaccamento alla causa del re e della corte, della quale un tempo era stata il più bell’ornamento, ed alla quale aveva renduti de’ grandi servigii co’ suoi talenti, attività e coraggio. Ma finalmente arrivò il tempo in cui tutti gli sforzi del volere, del rango, della fedeltà e della bellezza doveano vani riuscire. Dei cinquecento prodi, che Ruggero aveva fatti entrare in campo, non ricondusse al castello che trenta veterani feriti e mutilati, e ciò dopo che il re Carlo si decise a mettersi in ma-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.