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Aattehe.

X. L’nso primitivo fin dappertutto di regalar lo snocero o il cognato per averne la donna domandata. Tale ci è accennato dalla Bibbia. Quando il servo d’Abramo ebbe ottenuta Rebecca per Isacco, egii t tirò ftaori i vasi d’argento e d’oro e le vesti e diedeli a Rebecca In regalo; e diede pur doni a’suoi fratelli ed alla madre. • (Gen., XXIV.)—Giacobbe serve prima sette, poi sette altri anni sno aio e futuro suocero per averne Rachele. (Gen., XXIX.)— Quando sichem ebbe rapita Dina, figlia di Giacobbe, ei venne a questo e a’ suoi figlinoli per far pace, e disse: i Io vi darò quanto statnirete. Accrescete la dote, e domandate regali; io vi darò volentieri quanto chiederete, purché mi diate in moglie la fanciulla. * (Gen., XXXIV, 13.) E chiaro cbe tal dote doveva darsi dallo sposo alla famiglia della fanciulla. E cosi 1° seg., XViiI, 25.

  • Alcuni de’ Traci banno l’uso di vendere i loro figlinoli... Essi comprano molto caro lor mogli dai parenti. » (Erod., lib. V, § 6.)— Xente, re de’ Traci, offriva a senofonte la propria figliuola: < E se n’hai una, comprerolia secondo il costnme de’ Traci. » (Exp. de Cy rus,.trad. di Larcher, Paris 1778, tomo II, pag. 200;—e vedi ivi la nota 25 di Larcher cbe è nn’intiera dissertazione su quest’ oso, e sul tèmpo in cbe cominciò all’incontro a darsi la dote dalla famiglia della sposa al marito.)

XI. Cbe l’adulterio sta stato delitto raro dovunque no’tempi

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