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carattere particolare; nè a ciò attivavano que’ rozzi scultori o pittori. Quindi il loro ricorrere a nuove rappresentazioni più facili, a nuovi simboli, il rappresentar animali più rozzi, o l’aggiugnere alla figura umana principale ora un capo di animale, ora una mostruosità, ora una moltiplicazione di parti, ora altri accoppiamenti simboleggianti la qualità che si voleva esprimere, ma non si sapeva altrimenti.— .Cosi, per esempio, ora lo scarabeo, quell’insetto immondo’ che fa intorno a sé un globo di fango o fimo, ora una figura umana mostruosamente rivolgentesi in sè stessa, furono tolti a rappresentazione, a simbolo panteistico del Dio mondo; or la farfalla, or una fanciulla colla farfalla in fronte od in mano, a più grazioso simbolo dell’anima umana destinata ad uscir dall’involucro del corpo; ed ora il fior di loto, ora le più materiali e più sconce immagini,, ora il toro, ora l’ariete, ora tutte queste figure combinate coll’umana a simbolo degli Iddii generatori; e via via con tali mostruosità, varietà e moltiplicità, che non sono spiegabili in parole, ma si scorgono a un tratto in qualuuque di que’ Pauleon, di quelle raccolte d’idoli o di simboli, fatti volgari oramai dai moderni eruditi.1 Imperciocché qui è uqa vera utilità di questi. Non è dubbio: la simbolica degli autichi è un mondo quasi infinito; com’ è influito l’errore, come sono le fantasie del pensiero umano sviato; come i sogni delie meuti deturpate o travagliate. E quasi infinita poi fu ed è sempre l’industria umana a satisfare a tutti i sogui, a tutti i desiderii, a tatti i bisogni veri o falsi; sempre la produzione seguì prima e accrebbe poi la richiesta buona o cattiva; e cosi senza dubbio l’arte simbolica, sorta a satisfare, moltiplicò poi l’idolatria. E di tatto questo mondo de’ simboli antichi non è dubbio che l’esplorazione fu fatta molto meglio da alcun tempo in qua, dopo che sono a disposizione degli eruditi i monumenti egizii ed asiatici; è, se cosi voglia dirsi, scienza nuova la simbolica. Ma qui è il dauno; che di essa s’esageri seuza

1 Vedi Creuzer-Guignaut, Planchet et etcplicatione, correggendolo per la parte Egizia con Champollion, Panthéon Egyptien, corretto esso stesso dal Rosellini e dal Winkilson; e poi in generale gli illustratori quasi innumerevoli delle antichità Asiatiche, Elleniche, Fenicie, Americane ec.

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