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la provvidenza nella storia. | 19 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Meditazioni storiche.djvu{{padleft:26|3|0]]leanze, il voler esser chiamati filosofi cristiani, Cristiani razionali, ma insomma Cristiani, tatto ciò prova che la filosofia storica, non mai cosi abbondantemente coltivata come al presente, non fa mai tanto rialzata dagli uni, riaccostata dagli altri, ad essere contemplazione vera e cristiana della Provvidenza.
VII. Quindi so questa, comunque chiamisi, contemplazione, ricerca, studio o scienza, nascono naturalmente tre questioni: 1° Quale ritenere de’ nomi a lei dati, o qual nuovo darle? 2° Se giovi dopo Bossuet e tanti altri già antichi scriverne ancora a’ nostri dì? 3° Se sia opportuno scriverne noi fra tanti contemporanei? — Ma quanto alla prima quistione, ella non mi pare con importante come alcuni la fanno. Non importa che il nome di Filosofia storica appena inventato sia stato abusato in tali opere che si potrebbon dire nè filosofia nè storia. Di che non s’abusa? anche delle cose più sante; e il pessimo degli abusi è fuggir l’uso per causa degli abusi. Nè importa che tal nome sia indeterminato; si può determinare colle buone definizioni, e massime col buono adempimento. Stolte scienze sono in caso simile od anche peggiore; parecchie, come la chimica, hanno nomi insignificanti; parecchie, come la geometria, ne hanno che significano tutt’altro che non suonano. E in tutte, salve le spiegazioni, si ritengono i nomi più o meno buoni che sono universalmente accettati. — Chi avesse quella vaghezza or volgare di dar nomi nuovi a cose vecchie, potrebbe chiamar questa Teoria della storia; seguendo così l’esempio delle scienze naturali, nelle quali si chiama Teoria l’ordinamento di tutti i fatti di esse secondo le cause scoperte. Nè osterebbe che in questa come nell’altre teorie non si possano notar sempre tutti i gradi tra le cause infime e la prima; che anzi in questa si notano forse più che nell’altre. Nè osterebbero i disprezzi che in questa come in ogni scienza i compilatori de’ fatti versano sugli ordinatori di essi, sugli scrittori di teorie; senza restituire que’ disprezzi, ei si può e deve tener utile l’una e l’altra opera in ogni scienza, e necessaria la teoria all’esposizione, alla scoperta stessa de’ fatti, non meno che questi alla teoria. — Ancora, si potrebbe a questi nomi indetermi-