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sodri o di «chiatta servile. Guerreggiavansi, cacciavansi a vicenda; e qui più che altrove, perchè se d’hanno pià particolari, le caste si palesano genti sovrapposte in mezzo ■ genti disperse, genti divise dalla condizione tra genti divise da’limiti. — I loro commerci, gli scambi di que’ prodotti onde son ricche la penisola e l’isole indiane, fnrono antichissimi senza dubbio. Pietre preziose, perle, profumi, tessati di bambagio e seta, quelli detti tindoni, e questi bombici e strici (tratti gli ultimi probabilmente dalla Cina)’, venivansi a cercar nell’Indie dagli Asiatici occidentali, dagli Egizii. Ma questi avevan poco a recare in cambio; poco recossi li, anche nelle età posteriori quand’era già avanzata T industria europea; non recasi molto nemmen ora se non per forza, col rovinar» o non isvolgere l’industria indiana. Quindi è antico l’accumularsi dell’oro, Che saldò sempre i conti colà; quindi il poco pregio di esso là; quindi la incredibil carezza delle merci indiane in tutto l’Occidente, lungo tutta l’antichità; e quindi, più che dalla rozzezza della navigazione o dalla difficoltà de* trasporti terrestri, la pochezza del commercio tra tuito l’Oriente e l’Occidente.1 — Fecesi già la deduzione contraria; la carezza antica delle merci orientali attribuissi alta poca e rozza navigazione; ma questa fu anzi effetto di quella. Imperciocché i ora provato, e da’ monumenti egiziani e da’ documenti indiani: la navigazione in que’ mari i antichissima,1 e sarebbe progredita come tante altre arti antiche, se fosse stata molto esercitata. Ma il molto esercizio della navigazione vien sempre dal commercio; e quelle genti e nazioni non esercitarono mollo quella, perchè aveano poco di questo. Esercitarono si per la guerra e per le colonizzazioni; che è osservazione molto importante ad intendere la frequenza, la grandezza e la lontananza di queste, e per esse l’antichissima abitazione dell’Asia ulteriore, dell’Oceania e dell’America.

X. I Vedi, il codice di Manu e il Ramayana, sono i soli

  • Qni come altrove il libro capitale è Heeren, De la Politique et’da Commerce, tomo III.
  • Vedine i cenni nel RigVeda, che è il più antico dei Vedi. — Études tur tee hymna da RigVtda, par Néve, pag. 89; — • RigVeda, inni 46, 48,106.
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