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J80 meditazione decima.

fitta in capo una soia idea, nn solo stile per quell’arte architettonica’ che è la più varia forse fra le sorelle.1 Nella qua! varietà degli edilizi indiani, è per la storia notevole principalmente quella de’ templi; trovandosi gli ani sotterranei, incavati nel sasso de’ monti a spelonca, ovvero talora fotti uscire essi «lai sasso con iscavare e rimovere il monte da tutt’intorno e d’addentro; ed altri, all’incontro, molto innalzati sopra il enolo, a piramide, a ripiani scemanti, e cerne si dice, a pagoda. Queste due sorta cosi diverse?anzi contrarie di tgnpli sembrano accennare due religioni contrarie fin dai tempi di loro origini, ne’qaali soli suol nascere e fermata per l’avvenirela forvia db’ riti e de’ ten&plLMa non è determinalo., ch’io sappia, qual forma appartenesse originatamente ali* ano o all’altro od anche a parecchi colti Brahmanici, Buddhiciod miopici.

XI. Io tralasci* mòlle osservazioni, che sarebbero dasggiugner qui, se osassi scrivere per gli uomini speciali, su’ progressi probabili della storia indiana; sulle vie da seguire per ciò; sulla necessità che è soprattutto di non credere questa storia diversa da tutte l’altre; sulla possibilità di far quelle d’ognuno de’ regni gangetici a quel modo cfe’feceH Todd dei Bajputi. — Io mi riduco ad una sola considerazione generale. Veggono parecchi nell’istituzioni indiane là ragiófte della immutabilità di questa nafeione fino al nostri di. E qtriodi gli uni, amatori della immutabilità*; ammirano la sapiemadi quelle istituzioni^ gli altri, amatori della mutabilità,.nerotaIterano la sroltefta. Madiata di ammirare o vituperare, ei si vorrebfeeforse accetrtarmeglio il fatto; se fosse veramente in’quelle istituzioni quel merito o demerito, quella caosa d’ini mutabilità.Ed io direi che non vi fosse, che queste islitdkioni, molto simili.inpgni parte imfx&tarfte a quefkfthe Vedemmo di tutta l’Asia màdlana ed occWerftale, molto simili a quelle che vedremo dell’Egitto, non faisero~più preservatrici in un luogo che negli altri. L’ordinamento delle caste, a cui s’attribuisce da taluni la durevolozzà della nazionalità indiana, fu:cornane a moltissime nazioni non dorate;

’ Vedi le magnifiche raccolte di Daniel, Langlés, Prinsep, onde poi si trassero molte altre or popolari.

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