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gli Tscheu, cosi a danno di questa ultima s’innalzasse un nuovo stato particolare e limitrofo, quello degli Tschin, destinato a succedere nella somma potenza, nella dignità di gente regia, nel nome di dinastia quarta. Ma non avvenne ciò se non parecchi secoli dopo Confucio.1 Al quale noi ci fermiamo qui, perchè quantunque non fondatore di dinastia, non conquistatore, non principe, non guerriero, nemmeno quasi nomo di stato, e non altro in somma che scrittore e filosofo, egli segna tuttavia l’èra più importante di tutta la storia cinese, e sincrona a quella di Ciro, importante in tulio l’occidente.

IX. Dell’ordinamento civile della nazione cinese abbiamo detto già ed or confermato il più essenziale: che ella fu, come l’altre contemporanee, composta di parecchie genti, una principale o regia impelante alle minori vicine; ma che, diversamente dall’altre, e per effetto della sua situazione estrema continentale, ella fu composta di genti tutte consanguinee, e tutte rimanenti eguali, senza soprapporsi anche quando l’una vincea l’altra. E quindi è che non solamente caste, ma nemmeno servi non si trovano alla Cina, nè nell’età primitiva, nè, ch’io sappia, in nessuna antica. Dove furono, i servi furono infima casta nell’età delle caste, e sola casta sopravvi vota nelle età posteriori: ondechè, dove non furono caste, non dovettero essere nemmeno servi. E questa è dunque capital differenza tra la civiltà cinese e tutte l’altre nazionali antiche. — Ed un’altra poi (effetto pure della medesima cansa, cioè della situazione) è la immutabilità cinese, maggiore ancora che non quella indiana già da noi osservata. La nazione Indiana, dicemmo, fecesi immutabile, o almeno difficile a mutarsi, dal non essere stala mutata da niuna grande invasione straniera per 2300 anni all’incirca. Ma la nazione Cinese non essendo siala invasa mai dal suo principio intorno al 2000 fino al secolo XIII dopo noslr’èra, ebbe cosi mille anni di più per formare, per confermare la propria nazionalità; e non essendo poi siala invasa nemmeno allora e un’altra volta, se non da due nazioni Mongoliche più o meno consanguinee,

’ GutzlafT, I, pag. 86,188.

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