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ETÀ III’. NAZIONI MHM1TIVEI L’EGITTO, L’ AFFRICA. 364

ro, e le filosofie di Tale te, di Pitagora e di parecchi altri; e lo vedremo finalmente contemporaneo di quegli Ebrei che avean già latta qaella letteratura non meno meravigliosa perchè sia miracolosa, la letteratura di Mosè, di Davidde, di salomone e de’ Profeti. E l’Egitto non aveva letteratura; non solo non si scopre ora ne’monumenti, ma non fa men’zionata in ninna delle letterature contemporanee e circondanti, non da’visitatori di poco posteriori. Non è, non può essere dubbio. Niuna letteratura egiziana esistette, mai.1 B qnali che sieno gli abusi della letteratura, quale la ridicolezza dell’esagerar l’importanza di lei, quale il grado non sommo tenuto da tei tra le virtù, tra i progressi nazionali; tuttavia é indubitabile che una nazione senza letteratura non potè nel fatto, non deve nella lode eguagliarsi a quelle nazioni che aggiunsero all’altre la virtù letteraria. Dicemmo la Cina rimasta dannosamente e vergognosamente immobile per la immobilità, la pedanteria della letteratura sua; ma più immobile dovette rimanere e rimase l’Egitto privo d’ogni letteratura. Si cerchi, si studi, si ammiri l’Egitto, ma si giudichi; e n’uscirà qual fa detto ai di del fiorir suo, più di duemila anni fa, dal Profeta: l’Egitto uomo, e non Dio. B l’Egitto, caduto per la sua immobilità troppo vicina alle mobilità altrui, non si rialzò mai più. La più antica delle immobilità fu punita dalla più lnnga delle nullità, la più antica delle superbie nazionali dalla più lunga servitù. E noi viventi vedemmo fallir l’ultimo sforzo, quantunque tentato da un uomo forse grande, per far risalire l’Egitto a indipendenza. La quale non gli sembra promessa nemmeno in ninn avvenir prevedibile.

XIV. Ed ora, tentato d’ordinare la storia d’Egitto, rimarrebbe a coordinarvi l’altra dell’Etiopia propriamente detta, della quale non accennammo se non il principio; e all’una e all’altra poi que’brani di memorie che rimangono dell’antiche genti africane, Libii, Numidi, Berberi, ed altri, vari di schiatte e di colori. Ma questo ci è materialmente

1 II Peyron (prefazione al Lessico Copio, pag. xm) disse quella lingua non elaborata, non arrotondata, non ingentilita; ed argomentò quindi la mancanza d’ogni poesia, d’ogni letteratura nella nazione Egiziana.

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