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(o, e cosi dunque a tulli i fuorusciti delio due schiatte e dei doe paesi, fu applicato questo nome di Peiasgi. Certo, d’Egitto venne quel Danao approdato a Rodi e ad Argo che combatti prima i Peiasgi, ma mescolò con essi poi la gente nomata da lui.1 E d’Egillo venne Cecrope, e portò culti e civiltà, e fa detto primo re in quell’Atene, che 6 da Erodoto chiamata città anticamente Pelasgica.* E finalmente, e principalmente, pur d’Egitto vennero le due sacerdotesse ( nella tradizioae mitologica, colombe) fondatrici di quell’oracolo di Dodona, che fn quasi centro della religione Pelasgica.* Ondeché, tutto considerato, ei mi pare di poter conchiudere: cbe i primi Peiasgi furono certamente, come’accenna il nome, semitici dispersi a quell’epoca del 1900 cbe combacia colla dispersione degli Hyckshos dall’Egitto; ma che, probabilmente, il neme di Peiasgi comprese poi tutti o quasi tutti gli immigraion meridionali, marittimi, semitici o Chamilici, venati di Fenicia o d’Egitto, approdati sulle marine, ed a poco a poco internatisi nelle terre montuose settentrionali. E questa conchiusione concorda colla natura di quell’età, di qaelle civiltà, di quelle genti. Queste colonie, che sono unanimemente dette recalrici di religioni è civiltà, non poterono venire se non da quelle due regioni d’Egitto e di Fenicia che er^no allora le più avanzate nell’une e nell’altre. — £ quindi resta rigettata del tutto l’origine Giapetica, continentale e settentrionale, che non pochi diedero ai Peiasgi. Io crederei che sorgesse l’inganno dal vedere i Peiasgi inondare non solamente Peloponneso, Attica, Beozia, Tessaglia ed Epiro, ma anche Italia; ondeché l’origine comune di tutta insieme l’immigrazione sembrò dover essere tra l’Epiro e l’Italia, cioè continentale, settentrionale e Giapetica. Ma è da considerare che le storie e le mitologie attribuiscono quell’estendimento pelasgico meno alla forza od al numero, che non alla civiltà da essi recata in Grecia; ondeché, qai la difficoltà divien conferma, non potendo la civiltà e la religione essere state recate se non, come dicemmo, da’ dae paesi di Feni
1 Clavier, tomo I, pag. 2831,3740,283. ’ Ibidem, pag. 118121. — Erodoto, I, §66,57. ’ Erodoto, II, §§ 63,54, 65, 66, 57, 58.