Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
I Greci te ne vantarono meno, ed alcuni pretesero anzi alla autonomia di lor coltura; ma i più antichi e più alti professarono, all’incontro, la moltiplicità delle importazioni straniere. A noi poi il cercar queste brevemente sarà studio più opportuno, che non se perdessimo in ammirazioni volgari, o in discussioni estetiche, le poche pagine che possiam dedicare all’antica coltura greca. La nostra ammirazione di essa si raccoglie in queste poche parole: ella superò tutte le altre con temporanee,, non fu. guari superata mai se non da’progressi cristiani. E la nostra estetica in queste poche altre: chi voglia imitar i Greci, non imiti questa o quella bella pagina o figura loro, ma la virtù che ne fu produttrice, la virtù di prendere il buono e il bello ovunque sia, df fuggir l’immobilità e il fratello di lei, l’isolamento.
XIII. E veniam subito alla massima di tutte le introdazioni straniere, a quell’invenzione della scrittura puramente fonetica (cioè per lettere dell’alfabeto qual l’abbiamo noi), la quale noi paragonammo già, pei* li suoi effetti in que’ secoli remoti, all’invenzione della stampa nei secoli nostri. Noi dicemmo già che nè i vicini Egizii, nè i lontani Cinesi, nè i più lontani Americani non seppero mai nè far nè prendere siffatta grande invenzione; ma che fatta dove che sia nell’Asia occidentale o mediana, o tutt’al più nell’Indiana, ella servi al progresso ulteriore di tutte quante quelle nazioni; e qui aggiugniamo, della Greca poi sopra tutte. Epperciò qui conviene determinar qnanto ci sia possibile il modo, U luogo, il tempo di questa grande invenzione.— Ma quanto al modo, non ci sarà difficile, dopo ciò che dicemmo delle scritture Egiziane. Quella sorittura originariamente figurativa pura, poi in breve figurativa simbolica e mista di segni fonetici, che si suol chiamar la jeroglifica, fu senza dubhio comune a tutte le genti primitive. Non che i segni, e massime i.simbolici e fonetici, abhian dovuto essere gli stessi dappertutto; ma fu lo stesso il modo, il miscuglio dei segni d’idee e dei segni di suoni. Di ciò non può dubitare nessuno oramai, dopo gli ultimi studi e i confronti fatti delle origini grafiche Cinesi ed Egiziane, le quali han confermato ciò che i più sapienti aveàn del resto già desunto dal probabil