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Provvidenza. E cosi ci mettemmo arditi per quella medesima via, non senza speranza di essere, venendo gli ultimi, aiutati a veder meglio dalle scoperte de’ lavori altrui.—E subito incominciando dalla creazione, trovammo la storia di lei narrala inintelligibilmente, assurdamente in tutte le cosmogonie, salvo una; ed inintelligibilmente, assurdamente spiegata da tutte le filosofìe naturali, salvo una; e quella sola narrazione concordar con questa sola spiegazione; e confermarsi così a vicenda, e dimostrarsi poi, dalla necessità dell’intervenzione divina soprannaturale in quel primo atto, la facilità, la, per cosi dire, naturalezza d’ogni intervenzione soprannaturale, e soprattutto lo scopo soprannaturale della Creazione. — E questo cercando "Jj’’poi sulla terra, non trovammo se non l’uomo, scopo esso, causa finale di tutte le creature terrene; ma esso senza niuna cansa tale, solo spirilo senza spiriti superiori quaggiù; ondechè dicemmo arditamente: la causa nostra finale è lassù, è nel Cielo, è l’Iddio del Cielo e della tèrra. E congetturammo naturalmente, parendoci che pur concordassero le notizie, che altri spiriti in altri globi avessero medesimo scopo, medesimo ufficio che noi, lodare, servire Iddio nel tempo, per goderlo nell’eternità. E quindi quelle lodi, quelle preghiere, que’culti, quelle religioni che a parecchi eran parure istituzioni umane e non più, da osservarsi fra l’altre nella storia, parvero a noi parte principalissima, nesso,scopo ultimo della Provvidenza nelle azioni umane. — Le quali ullimamente esaminando nel loro complesso preventivamente per veder modo di dividerle e comprenderle, e trovando di esse, e del bene e male che v’è, tre grandi ipolesi: che il genere umano sia andato sempre peggiorando, e che sempre perfezionandosi, e che peggiorando fino ad una data epoca, e migliorando d’allora in poi; e trovando coll’ultima sola delle Ire ipotesi concordare la storia, secondo quella noi dividemmo questa in due: storia Antica, e storia Cristiana.

III. E incominciando la prima, la dividemmo, come sa m«<i». pemmo meglio,in quattro grandi Età; la Antediluviana, l’Età delle genti primitive, quella delle nazioni primitive, quella della civiltà progredita intorno al Mediterraneo; e della pri

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