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assolnta impotenza a porsi al Inogo di qnalnnqae religione vera od anche falsa, che è nna stoltezza antistorica, antirazionalità, nonsenso, il sapporre che possa distruggere mai la potentissima religione Cristiana. — Dorerà, ma individualmente come sempre. Se non può questa dunque esser distrutta o succedala né da an’altra religione rivelata né da una inventata, né dalia filosofia filosoficamente semplificata; se non pnò essere religione a lei socceditrice, forza è dunque che dori ella.... A meno che si dicesse da taluno, che si vivrà, dopo la cadala del Cristianesimo, senz’altra, senza ninna religione a dirittura. Ma ciò non credo che sia per dirlo nessuno, e a chi il dicesse non sarebbe a rispondere; non avrebbe oso di ragione umana.

III. Il fatto sta, che in questi ultimi anni, e dopo mollo disputarsi della religione naturale, o filosofia para, si abbandonò oramai da tatti (almeno dagli scrittori) la supposizione di tal religione para senza colto positivo. Tornossi a poco a poco a intendere, a professar la necessità di un colto; e riammessa qoesta (era per verità difficile altrimenti), a prescegliere il Cristiano. Ma riammesso il culto, non s’ammette da taluni il dogma, non tolto almeno il dogma Cristiano. Dicono che qoesto fa, che forse è buono ancora; che fa, che forse è ancora come educativo del genere ornano; il quale cosi edacato o già viene o verrà a non averne più bisogno, a semplificare il Cristianesimo; il quale diventerebbe egli da sé in più o meno tempo quella religione filosofica, che si confessa non aver potato, non poter nascere dalla filosofia. Sarebbe an Cristianesimo filosofico, il razionalismo. — sembrami aver esposto chiaramente e favorevolmente quest’opinione ultima, questo razionalismo, qoesta ipotesi del Cristianesimo progrediente. Ma nemmen questa non mi par opinione storica né filosofica. Non istorica, perciocché mutarono si in parte la disciplina, la gerarchia Cristiana, ma non il dogma mai. Noi Cattolici crediamo che non matò mai nella nostra Chiesa, che la Chiesa nostra fu sempre sola e buona e vera Chiesa; e gli Acattolici credono si che molò nella nostra Chiesa, ma che rimase in somma sempre in alconi di qoelli che continuavano a portare il nome di Cristiani; o forse che,

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