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tori; che scemavano le prodazioni, l’operosità;... qne’dazi pròtettori cbe furono troppo a lungo il mal sogno della scienza della pratica economica. Qnesta s’avvia oramai a ciò che sarebbe stalo e più facile e più naturale fin da principio, e che non fece pur mai, a lasciar produrre da ogni popolo o parte di popolo ciò che ei produce più naturalmente, per comprarne poi ciò cbe producono più naturalmente altri. La Cristianità tull’insieme tende evidentemente a quel gran progresso che fu fatto dal secolo scorso finora nell’interno di ogni nazione, a tórre quelle barriere, quelle separazioni provinciali che eran reliquie della feudalità. Reliquie di questa e della barbarie e dei mondo antico,sono le barriere tra le diverse nazioni Cristiane; anche queste saran lolle di mezzo dalla Cristianità. Straniero e nemico non posson rimanere sinonimi in seno di questa.

VI. E tulle queste sarebber già magnifiche probabilità, magnifico scopo; ma elle sono pnr mezzi a probabilità anche maggiori A quella età seconda della Cristianità, cbe fu prima de’ progressi di sua civiltà, noi la vedemmo precipitarsi, e continuar poi per due secoli inutili sforzi per adem * piere una preziosa ma piccolissima conquista. Ed a’giorni nostri poi, noi udimmo un coro di bene intenzionali ma imprudenti zelanti dimandare pure un’imitazione di quelle imprese fallite, bandire una nuova ed intempestiva Crociata. Ma siffatti banditori non furono ascollali, appena ndili; fu più savia che non essi la Cristianità, o piuttosto la Provvidenza; e questo fu uno de’ casi in che si vide più chiaro quel modo di lei, di lasciar si indovinare talora lo scopo suo, ma di celar le sue vie, di aprirle inaspettate, di precipitarvi qnasi inconscio il genere nmauo. Lo scopo di ridurre al culto proprio di sè, Dio solo e vero, l’intiero orbe, è soprannaturalmente rivelalo e predetto da gran tempo. E allora la gente di cui fu predetto credè naturalmente cbe s’avesse ad effettuare col mezzo più naturale, che era la conquista, credette sè stessa destinata a tal conquista, e credette ■naie: ella stessa era destinala ad essere conquistata e dispersa per quell’orbe che già vedeva conquistato; e questa falsa opinione fu quella che fu stromento alla propria perdizione. E tolta di mezzo cosi la gente Ebrea, distrutto il cen

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