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tanno dalla comunanza di sangue, nomi, lingue e costumi. Deh ! affretti la Cristianità quel giorno coi voti, e meglio ancor con gli esempi; e tanto più, che non sarebbe forse solo a sorgerne il progresso Americano. Certo, pare improbabile, od anzi impossibile, che quelle due nazioni le quali spiegarono prime fra le Cristiane la nuova forza conquistatrice colonizzatrice e figlialrice, sieno ora così mutate, da non rinnovarla nelle regioni vicinissime affricane. Le due nazioni Iberiche non sentono ora nessuno de’ bisogni nlteriori della civiltà progredita, non i commerci, non le migrazioni; ma dopo i tnrbamenti suol bastar poca pace a far risorgere le nazioni; dopo, l’operosità, eccitata ma perduta in quelli, suol fare miracoli, quando si volge di nuovo a progressi bnoni naturali. E tanto più, se ella avrà un esempio grande vicino. La nazione Francese si mostrò, per vero dire, la men colonizzatrice e figliatrice fra tutte le Cristiane; come in Europa e dappresso, cosi nelle parti lontane dell’orbe,, conquistò sempre molto.ma serbò pochissimo. Alle foci del san Lorenzo e del Mississipi, all’Indie, in Egitto, ebbe principii e centri di veri imperii, od anche imperii già innoltrati; ma or non n’ha se non reliquie tali da vergognarsene più che da gloriarsene, e da essere più di peso che d’utile alla madre patria; schiatta, nomi, lingna e costumi Francesi si son perduti, quasi perduti dappertutto negli Inglesi; non rimane in nessuna parte del globo niuna nazione figliuola francese. Ma or fassi altrove e da vicino, e con questa sperienza acquistata, on nuovo sperimento; e fassi in tal condizione di civiltà della nazione madre, che ella non può non sentir la necessità o grande utilità presente universale d’aver nazioni figliuole a sfogo di commerci, d’operosità, di popolazione; e in tal condizione di civiltà, cbe le necessità nazionali sentite debbono essere obbedite; ondechè sembra a sperare che quella nazione, così gloriosa già per arditezza, saprà pure acquistarsi nome ed utile di costanza, saprà non essere impaziente di’sacrifizi, non pressata di frutti, non ingiusta a chi le chiede da principio quelli senza questi, non dissipante in regioni lontane la operosità sua figliatrice. Ad ogni modo, noi non possiamo parlare se non di probabili

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