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rimanga alla civiltà Cristiana, la mal compiata nazionalità de’ popoli Cristiani. Se l’inorientarsi di Russia lascerà spazio a tulli que’ popoli vari Germanoslavi settentrionali di riunirsi un’altra volta con que’ Polonesi che furono già lor fratelli, e son loro simili molto più che degli slavi Russi; se l’inorientarsi di Austria lascerà alla nazione raccoglitrice di tutta la antica civiltà, educatrice di tutta la Cristiana, lascerà luogo alla nazione Italjana di raccogliersi in sè, di essere tutta intiera indipendente; e allora solamente l’Italia avrà a cercarsi sfoghi esterni (forse in Affrica); e cercandoseli, aiuterà lo sfogo intiero della Cristianità.Non può cercarselo finché non è nazione intera; primo degli sfoghi è l’indipendenza: allora sì sarà accettata dalla Cristianità la occasione data dalla Provvidenza, sì sarà guarito il gran vizio della pAsente civiltà, si saran restituite tutte le’flazionalità, sì sarà accresciuta di due nazioni la Cristianità. Se si rigetterà allora l’occasione, il dono della Provvidenza, se si persevererà n^l grande errore, se si ricuserà il gran progresso, non ci sarà rimedi, non. alternativa, non mezzo termine: o saran ritardati senza limiti i progressi che erano ancora possibili della civiltà Cristiana, o, molto più probabilmente, ella sarà respinta indietro tra nuovi sconvolgimenti a cercarsi nuove vie, nuovi ordini forse, nuove nazionalità, tutte diverse dalle presenti. Dio solo si sa qualedelie due grandi vie sarà seguita dalla Cristianità; se la forte e prudente e felice continuazione della Via presente, o la debole e matta ricerca di vie nuove e fortunose.

IX. E dalla scelta di una di queste due vie, più che da ogni altra cosa, dipenderà probabilmente la civiltà, il progresso interno delle varie nazioni Cristiane. Questa civiltà, questo progresso, quest^ordinamento interno, furono al principio del secolo presente l’opera di alcune nazioni Cristiane, la speranza, lo sforzo più o meno vano di altre. Ma tra quelle che operarono e quelle che no, tra quelle che hanno ordinamenti nuovi e quelle che n’hanno degli antichi, niuna è forse che abbia ordinamento perfetto, compiuto. In tutte sono vizi gravi da correggere; e chi ha da andar innanzi, e chi ha da tornar indietro. E lutti il concedono, ma di

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