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MEDITAZIONI
SULLA
ECONOMIA POLITICA
§. I.
Q
uelle società di uomini che non conoscono altri bisogni che i fisici, hanno e debbono avere poco o nessuno commercio reciprocamente. Contento l’uomo, allevato in quella società, di avere assicurata la vita dalle insidie degli animali, dalla fame, dalla sete, e dalle stagioni, non può nemmeno sospettare, che lontano dal proprio suolo nativo vegeti qualche cosa, da cui possa trarne utilità. Perciò le nazioni che noi chiamia-
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