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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Meditazioni sulla economia politica.djvu{{padleft:17|3|0]]poi: Ma noi Europei è già stato bastantemente pagato questo fatal tributo dai nostri antenati, e possiam consolarci coi progressi che andiam facendo nella coltura, e goderne i beni, e moltiplicarli, quanto lo possono essere; il che sarà sempre l’opera d’un illuminato Legislatore. L’eccesso dei bisogni sopra il potere è la misura della infelicità dell’uomo (come esposi nel secondo discorso) e lo è non meno della infelicità d’uno stato. I selvaggi sono poco infelici perchè hanno pochissimi bisogni; ma le nazioni che ne hanno acquistati in gran numero coll’incivilirsi, debbono di necessità cercare l’accrescimento della potenza per accostarsi alla felicità. Non è ora mio scopo l’indicare i mezzi de’ quali può un legislatore utilmente far uso per rendere i desiderj degli uomini più conspiranti ad un solo fine, nel che consiste la massima azione d’un popolo verso la felicità; dirò soltanto per quali mezzi l’Economia Politica ben diretta accrescerà la potenza d’uno stato.

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