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— Era stato il fu signor Principe, in ricompensa d'un importante servigio....

— Queste sono irregolarità — interruppe il Duca — cose che non dovrebbero accadere. Mi avvedo che ci sono varie riforme da fare in questa tenuta. Provvederemo, provvederemo.

Il signor Damelli, più ossequioso che mai, si affrettava a scappellare, vedendo che il Duca si disponeva a dar l'ordine di partenza. Ma i fastidi del buon intendente non eran finiti. Il Duca gli fè segno d'accostarsi, e gli disse abbassando la voce: — Caro signor Damelli, ella ha l'incarico di pagare a quel ragazzo il valore della cavalla e di farla condurre stasera in scuderia.

— Avanti — ordinò poscia al cocchiere; e la carrozza si mosse in mezzo ai saluti ossequiosi dei dipendenti.

Ma, appena rizzate, quasi tutte le teste ebbero un dondolìo: il nuovo padrone non era riescito simpatico a nessuno, e lo si giudicava severamente. Che boria! che fare sprezzante! E che bel modo

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