< Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu{{padleft:12|3|0]]
I.
Di provincia, questo sì, ma una casa colossale e delle ricchezze degne della storica nobiltà del nome; una casa come ce ne son poche ormai, mercè la sacra e rovinosa giustizia, cui dobbiamo l’abolizione dei privilegi di primogenitura.
E (incredibile ma vero) l’attuale capo della casa, Sua Eccellenza il signor Principe d’Astianello, un bell’uomo sui quarantacinque anni, vedovo, con una sola bambina, non voleva saperne di rimaritarsi.
Non già che gli fossero mancati suggerimenti in proposito. Amici, parenti, chi aveva diritto a dar parere e chi non l’aveva, tutti battevan
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.