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VI.
Quando la disdetta ci si mette, è inutile, non si può vincerla, nè impattarla. La casa era in ordine, gli appartamenti in pieno assetto. Ma il capo di scuderia, quell'inglese antipatico, aveva, laconicamente sì, ma colla più testarda ostinazione, chiesti i suoi otto giorni.
Proprio in quell'epoca! Andava via all'ultimo di settembre, e verso i due o i tre d'ottobre capitavano i conti Garbi, i primi fra gli invitati.
Giuliano era sulle spine. Come supplire lì per lì? E per l'appunto gli premeva immensamente d'avere in quei giorni un servizio elegante, inappuntabile di scuderia. Voleva telegrafare a Parigi, a Londra, a Napoli.
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