< Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— Cosa diamine? — chiese.

— Nulla, mio caro.... Ti ho trovato per via e t'ho portato qui.

— Oh! — rispose Battista confuso, ma tentando un risolino. — Ho capito. Eh, son traditori questi vostri vinetti leggieri; e poi un po' di rhum.... sicuro.

Non era più brillo, ma aveva ancora la testa balorda, lo stomaco sconvolto, o parlava con un fare melenso.

— Sicchè — continuò, alquanto impacciato — m'hai proprio trovato per via? Sarà, sarà.... non mi ricordo più! E dormivo, eh?

— No, allora non dormivi; non facevi che strillare e chiacchierare.

— Ah! sì, chiacchieravo? — E divenuto subitamente inquieto, soggiunse in tono negligente: — Oh bella, chiacchieravo? e, così per curiosità.... cosa dicevo?

Drollino alzò le spalle, e si sforzò a sorridere. L'altro non ardiva insistere, ma lo guardava, dubbioso.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.