< Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

non era nè allegro, nè socievole, e non bazzicava coi suoi compagni più di quanto lo comportassero le esigenze del comune mestiere. Stava sempre in mezzo ai cavalli, in scuderia e ai pascoli, errava continuamente per tutta la vasta zona dell'allevamento. Ora non bestemmiava quasi più, ma continuava nel suo sistema di parlar poco. Era ormai presso ai venti anni, e, se avesse voluto, avrebbe potuto destare grandi passioni fra le ragazze del paese; ma era così poco gentile con loro, se ne occupava così poco, che le simpatie, scoraggiate, si smorzavano presto. In complesso, ispirava più soggezione che simpatia. Ma nella tenuta si faceva molto calcolo di Drollino.

Intollerante d'ogni lezione, aveva imparato solo, a furia di volontà tenace, le più ardite prodezze del suo mestiere. Era il primo domatore che vantasse casa d'Astianello. Ahimè! non più d'Astianello... Lantieri! Aveva un metodo tutto suo per venire a capo delle bestie più ribelli, un metodo ch'

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.