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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Memorie del Cagliostro in Roveredo.djvu{{padleft:32|3|0]]cose, dicendo: cosa ti sembra di Cagliostro? Rispose il giovane: non conviene a me giudicare di un uomo, di cui vi sono stati tanti giudici, quanti uomini, e due non ve sono dell’istessa opinione. Disse egli: e tu ancora vacilli, o tardo d’ingegno? Gli stolti, e i ciechi credono, che questo faccia del bene al suo prossimo; io poi dissi, e dico, che fa male ad ognuno dalla nascita alla morte. Imperocchè, per i discorsi di lui, da ogni paese del mondo vengono molti con grandi spese e grande disagio viaggiando, per ricevere la salute da lui, e delusi ritornano alle loro case, in peggior stato doppiamente di prima. Egli mangiando e bevendo li deride in cuor suo, ed è contento di essere in qualsivoglia maniera nominato dagli uomini. Avendo egli dette queste cose salutò il giovane, e partì. E quel giovane venne in un luogo, ove eravi uno Speziale dotto e prudente e pieno d’equità, e da lui ricercò cosa dicesse di quest’uomo. Il quale senza collera e senza villania di parole narrò come avealo tentato cautamente nella sua arte; e come egli, quasi un pesce, si sottraesse al pescatore, e fuggisse l’amo. E di nuovo diceva, che potendo guadagnar gran denaro preparando i me-