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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Memorie del Cagliostro in Roveredo.djvu{{padleft:42|3|0]]cadde nella Città di Pietro, che si chiama il Grande. Il Protomedico, che in allora era in Corte della Regina delle Russie, mi odiava, perchè io discopriva la sua ignoranza, ed entrò in casa mia gridando: vieni e combattiamo colla spada. Io risposi, e gli dissi: se provochi Cagliostro io ti consegnerò ai miei servi per precipitarti dalla finestra; che se provochi me come Medico, io ti risponderò da Medico; e quei intimorito rispose: come Medico. (Imperocchè avevo molta servitù). Allora gli dissi: combattiamo dunque non col ferro, ma colle armi dei Medici. Tu inghiottirai due pillole d’arsenico, che io ti darò: io pure qualunque veleno mi darai lo tranguggierò. Chi di noi due morirà, sarà riputato qual Porco, da quello che sopravviverà. (Imperocchè Cagliostro così era solito di chiamare quelli, che disprezzava.) Ed alcuni riportarono queste cose alla Regina, e mi chiamò a se. E quando fui avanti di lei dissi con risolutezza: Regina, mi permetta di dire il vero: il tuo medico, che facesti ancora Tribuno dei soldati, è un Porco. Ma ella mi persuase di non venire a zuffa con un indegno, e nel medesimo tempo, da lui rivolse il suo sguardo. Parlava poi dif-

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