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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Memorie del Cagliostro in Roveredo.djvu{{padleft:48|3|0]]grata pronuncia, e con gesto impetuoso li alzava al Cielo, e rassomigliava ad uno, che trae l’inspirazione dall’alto. Il suo vestire era pulito, senza lusso, e la sua conversazione piena di ogni giocondità. E dopo la sua partenza insorse un certo Poeta, e lo descrisse come uno, che ammaestrasse nei principj i Confratelli della Libertà, giusta l’opinione del popolo. Si era poi sparsa la fama, che egli fosse onorato con distinzioni esimie da quelli di Trento. Gli uomini poi prudenti, ed assennati di Roveredo, conferendo tra loro sulle cose, che erano accadute; e facendone un esame, dicevano per ultimo: grandi ambiguità, e contraddizioni molte; costui è veramente un enigma, di cui non è lecito a giudicare, fino a tanto che il fine non lo avrà manifestato.



IL FINE.

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