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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Memorie del Cagliostro in Roveredo.djvu{{padleft:8|3|0]]un impiastro, e disse alla donna: ungine un panno, e legalo attorno a te. La quale gli disse: Signore, non l’ho. Voltasi poi la di lui moglie porse un panno pulito, e lo diede alla donna, che fece quanto le avea comandato. Ma ella disse: Signore, quanto resterò in questa città, acciò mi curi, e mi risani? Rispose Cagliostro, e le disse: alquanto tempo. Disse la donna: e in che modo poss’io? devo restare all’albergo, e non ho oro, nè argento. E la riprese Cagliostro dicendo: va, mangia e bevi, io pagherò per te l’ostiero. Ed uscì la donna di mezzo a loro con gioja, e fretta grandissima. Cagliostro poi chiamato l’ostiere, gli domandò quanto volea, nè gli detrasse un sol denaro. E si sentì una voce concorde di tutta la plebe, che lodavalo, e diceva: a noi venne un grande ajuto dal cielo. E fatto giorno, vennero i medici a visitare la donna, e la trovarono allegra nell’albergo, e rimasero attoniti.
IV.
E rispondendo Cagliostro disse al medico, che avea curato l’uomo, che aveva i calcoli: