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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Metastasio, Pietro – Opere, Vol. IV, 1914 – BEIC 1885923.djvu{{padleft:228|3|0]]
trascura il suo riparo,
e spesso al nudo acciaro
offre scoperto il sen.
Guerrier, che l’arte intende,
dell’ira, che l’accende,
raro i consigli accetta,
o li sospende almen. (parte)
SCENA IV
Alessandro e poi Demetrio nel primo suo abito.
sveller di man, dell’adorato oggetto
i rifiuti ascoltar, d’un prigioniero
soffrir gl’insulti, e non potere all’ira
scioglier il fren, questa è un’angustia...
Demetrio. (affannato e torbido) Ah! dove...
il re... dov’è?
Alessandro. Che vuoi?
Demetrio. Voglio... Son io...
Rendimi il padre mio...
Alessandro. (Numi, che volto!
che sguardi! che parlar!) Demetrio! e ardisci...
Demetrio. Tutto ardisce, Alessandro,
chi trema per un padre... Ah! la dimora
saría fatal: sollecito mi porgi
l’impressa tua gemma real.
Alessandro. Ma questa
è preghiera o minaccia?
Demetrio. È ciò che al padre
esser util potrá.
Alessandro. Parti. Io perdono
a un cieco affetto il temerario eccesso.