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278 | xx - ipermestra |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Metastasio, Pietro – Opere, Vol. IV, 1914 – BEIC 1885923.djvu{{padleft:284|3|0]]
del sangue mio; che tollerar non puoi
ch’io goda i rai del dí...
Ipermestra. Ah! non mi dir cosí:
risparmia, o genitor,
al povero mio cor,
quest’altro affanno.
S’io non ti son fedel,
un fulmine del ciel...
Popolo. (di dentro) Mora il tiranno!
Ipermestra. Ah, qual tumulto!
Danao. Ogni soccorso è lungi:
cader degg’io. Le mie ruine almeno
non siano invendicate. (snuda la spada)
SCENA IX
Linceo, Plistene e seguaci,
tutti con ispade nude alla mano, e detti.
Linceo. | Mora, mora il tiranno! | |
Plistene. |
Linceo. Lascia che un colpo alfin...
Ipermestra. (si pone innanzi a Danao) Sí; ma comincia
da questo sen: per altra strada un ferro
al suo non passerá.
Danao. (Che ascolto!)
Plistene. È giusta
la pena d’un crudele.
Ipermestra. E voi chi fece
giudici de’ monarchi?
Linceo. Il tuo periglio...
Ipermestra. Questo è mia cura.