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il libro d'enrico 99

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Ma nol rammento. Non avea Miranda
305Perle agli orecchi, non avea più fiori
Alle chiome. Gittommi ambo le braccia
Intorno al capo, a sè m’avvinse e china
Sulla mia fronte mormorò con voce
Che sensi e mente a ricordar m’oscura:

310«Quando più ferve intorno a me la danza,
Quand’alto il riso nei conviti suona.
L’anima mia nella sua buia stanza
Di te, di te, solo di te ragiona».
Caddi a baciar il suo piedino ignudo
315Ch’era ferito e tutto sanguinava;
Onde in lagrime ruppi. Ella dicea:
«Vengo sì da lontano!» Indi sommesso:
«Per te, per te, solo per te!» soggiunse.
Folle d’amore mi destai. Sentivo
320L’aura odorosa della sua persona,
La indicibil dolcezza del suo tocco.
Piangendo e delirando ripetea:
Per te, per te, solo per te! La stessa
Vita avrei dato per sognare ancora.

325Balzai dal letto, divorai le prime

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