< Pagina:Miranda (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Miranda (Fogazzaro).djvu{{padleft:109|3|0]]
etto qui una fogliuzza di geranio,
Che stamane trovai tra vecchie carte.
Povera mamma, solo i fiori ha presi.
Ora liete? Non so; quando verranno?
5E da questo libretto rinserrato
Per tanto tempo esce un odor si triste!
Già non l’amai perchè fosse poeta;
Povero, breve è l’intelletto mio.
Io cerco dentro a me, penso e ripenso.
10L’amai, null’altro. Non m’ha conosciuta.
Ei maggior che non sono mi credea.
Quando mi amava, quante cose amava!
I suoi libri, la musica, le stelle,
I fiori, le montagne; ed io, lui solo.
15Quanto è il suo cor più grande!
14 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Miranda (Fogazzaro).djvu{{padleft:109|3|0]]
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.