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IV.


Fui per morire; me l’han detto poi.
Soffrivo assai, ma non credea morire.
Fosse un presagio lieto? Folle, folle!
La mamma sempre spia, povera donna,
Se in me si desta una vita novella,
Se colla febbre mi passò l’amore.
Ha si fine intelletto e non comprende!
Ella in que’ primi di chiedeami sempre:
«Che t’ha mai detto?» «Nulla,» io rispondea.
Un dì soggiunse: «Come mai se tanto.....
Speravi» disse, e dir volea «se amavi».
Donne v’han dunque al mondo che aman poco
Per poco tempo?
Tolsemi que’ fiori.
Se, come i fiori, il cor s’inaridisse!
Oggi, uscendo in carrozza, allor che a dritta
Piegarono i cavalli, ella guardommi
A discoprir se mi venia sul viso
Un’ombra di rammarico, un desio
Di volgere alla via già prediletta.
Quello sguardo sentii come un oltraggio.


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