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il libro di miranda 153

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XXXVIII.


Lasciai mia madre sotto i pini e sola
Escii sul lido aperto. Gigantesche
Nubi occupavan d’ogni parte il cielo;
Era livido il mar. Una lontana
Vela fuggir guardavo all’orizzonte.
Povera lieve pellegrina, or forse
La travolgono i turbini, ed il nero
Flutto su lei vittorioso esclama.
Qualcuno errava sulla spiaggia. Accanto
Venne lenta a passarmi e ripassarmi,
Sdegnando il vento che torceale a’ fianchi
La bizzarra eleganza delle vesti.
Giovinetta bellissima. Sovente
L’avea veduta a Pisa, e per gli sguardi
Sapevam di conoscerci. In quel punto
Mi lesse il cor negli occhi lagrimosi.
Stette, la mano porsemi e con voce,
Che tra i clamor’del mar dolce suonava,
In inglese mi disse: «Per amore?»

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