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Addio. Chi sa? Nel grembo della pace
Eterna ancor ci rivedremo, e forse
Ricorderem quest’ora ed il sospiro
In cui, senza parlar, ci siam divise.
Triste pensiero affannami sovente;
Se, nell’entrar là dentro, si perdesse
Delle cose passate ogni memoria!
Liberami, Signore! Egli è, cred’io,
Uno spirto maligno che mi tenta
Sovra la Tua bontà, sulle promesse
D’allegrezza ventura.
A flutti a flutti
Folto nebbione dalla valle ascende,
Su noi si versa rapido, ci è sopra.
Scriver non posso, mancami la luce.
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