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186 miranda

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LXII.


Coraggio! Un’altra vita ora s’imprende.
Stamane fummo in chiesa. Dodici anni
Or sono, in questo dì perdei mio padre.
Pregai, volli evocar quel caro viso
Dalle memorie mie lontane; chiusi
Gli occhi, mi parve nel suo sguardo aprirli.
E dicevami: pensa che l’amai
Più della vita, pensa che lontano
Io son da lei nei suoi cadenti giorni.
Ed ha solo il tuo seno ove si posi,
A mia madre mi volsi, la guardai.
Era seduta e come abbandonata
Nell’atto di chi prega e non ha speme,
E dona i suoi dolori a Dio severo.
Un pentimento amaro il cor mi morse.
Quella madre che timida m’adora,
La uccido per un sogno, una follia.
Tremavo tutta. Dio, come potei
Far questo? Perchè mai non ho tentato

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