< Pagina:Miranda (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
196 | miranda |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Miranda (Fogazzaro).djvu{{padleft:200|3|0]]
E nella piova tepida si sente
La novella stagione. Il figliuoletto
Della Rosa portommi le vïole.
A salutarmi vien tutto il paese;
Chi mi reca vïole e chi giuncata,
Chi vien colle castagne o colle pere.
Chi coll’erbe salubri. Altri mi conta
Le preghiere che sole ebber possanza
Di vincere il mio fato. Alla bambina
Del gastaldo l’altrier dissi: «Che hai
Tu da recarmi?» Ammutolì. Stamane
Venne lenta da me, colla sinistra
Mano celando il suo vermiglio viso;
Tenea nell’altra un ramo di cipresso.
Tolto l’avea dall’arco trïonfale
Che pel parroco nuovo han fatto in piazza.
M’ero offerta, Signor; non m’hai voluta.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.