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204 | miranda |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Miranda (Fogazzaro).djvu{{padleft:208|3|0]]
Passa di casa; pigliansi i fardelli,
Si scende cogli amici e, quando il rombo
Vien delle ruote, si dà un bacio a tutti;
Addio! Ma pur, Miranda, avrei sperato
Fine più dolce, e te vedere ed altri
Presso al mio letto allora. Compatisci
Questo povero vecchio che s’attrista,
Un momento il passato ripensando
Pria di tutto disporsi all’avvenire.»
S’empirono di pianto gli occhi miei;
La man gli porsi e domandai che avesse.
«E finito,» rispose, «ora men vado;
Otto giorni saran, dieci fors’anche.
Sentirete suonar la mia campana.
Addio! Miranda.» Volli dir che certo
Ei s’ingannava. «No,» riprese, «addio,
A salutarmi non verrete. Ascolta....»
Fermossi, e sotto voce indi soggiunse:
«Io non posso morir senza vederlo.»
Il cor balzommi. Egli movea le labbra
Senza dir verbo e fiso mi guardava.
Poi trasse un anellino e me lo diede.
«Vado a tuo padre,» mormorò. Le mani
Benedicendo imposemi e lasciommi.