< Pagina:Miranda (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

la lettera 23

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Miranda (Fogazzaro).djvu{{padleft:27|3|0]]

Degli olmi, duando il noto ella sentia
Passo venir quasi esitante; quando
Ei sopra un libro o sopra un fior chinava
Vicino a lei la testa, quando gli occhi
90S’incontravan, fuggiano in un baleno,
Per le viscere sue la molle fiamma
Rapida procedea,
«Miranda!»
In piedi,
Al chiamar della madre, la fanciulla
Balzò arrossendo qual se scritti in fronte
95I suoi pensieri avesse.
«Andiam, Miranda,
Lungo i prati a veder se omai convenga
L’erbe falciar, mentre nitido il cielo
E la montagna chiara e l’aria asciutta
Ci promette sereno.»
Poi che il padre
100Di Miranda morì, sola il governo
Tenne de’ campi e della dolce casa
La signora Maria, che, per amore
Materno, il mite ingegno e la ritrosa
Femminil timidezza ad inusati
105Virili studii volse.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.