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VI.
35Sull’acque furïose del torrente
Passavano d’abete ignudi tronchi.
Come un genio talor dentro mi spira,
Degli abeti parlai, della montana
Fonte che all’ombra lor forse discese
40Dalle grotte natie. Dagli altri ottenni
Facile plauso; muta ella rimase.
Sdegnosa forse. Mai non mi favella
De’ versi miei, nè sola una parola
Ebbi da lei di lode. Ah, se per gioco
45In me volgevi le pupille brune.
Se di me ti vuoi rider, se non m’ami.
Mi amerai, piangerai, ti struggerai!
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