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il libro d'enrico 53

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IX.


Ella suonava il cembalo e le corde
Raccontavan l’affetto in lor favella
D’uno nell’ombra dietro a lei seduto.
T’ama, diceano tenere, sospira;
70Il cor, diceano gravi, gli si frange;
Volgiti a lui, seguivano scherzando;
Se t’ha compresa chiedigli, sorridi;
Sull’agitato sen gli piega il viso,
Finiano dolcemente, attendi e taci.
75Quindi sclamar pareano tutte quante.
Dicean di rotti accenti e di singhiozzi
Impeto fiero che ogni freno ha vinto,
Virili braccia intorno a lei serrate,
Lo scoppio di due cor, l’uno sull’altro.
80A quel modo suonar mai non l’intesi;
Quando levossi, nè lodarla osai.



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