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XV.


Entrai stasera in chiesa. Sfolgoranti
150Ardeano i ceri dell’aitar maggiore,
Per le buie navate si spandea
Sovra la curva folla dei devoti
Trïonfante dell’organo la voce.
Colà, mentre ciascun pregava Iddio,
155Chiuse le ciglia, nel pensier di lei
Mi profondai. La musica solenne
Piena d’amor parevami e di pianto
A me solo parlar. Non ho pregato;
Da lungo tempo la preghiera ignoro.
160Ma pure, uscendo tra le turbe, ancora
Nell’anima ho sentito la dolcezza
Dei dì perduti, quando, pio fanciullo,
M’inebbriavo della fede ardente.



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