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il libro d'enrico 69

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XXIII.


Divengo io pazzo? Come splende il sole?
255Come ride la gente nella via?
E come questa lettera sì frale
È di ferro? Con ambe man mi stringo
Le tempie. È vero, splende il sole, allegra
Passa la gente nella via, la lettera
260È ben di ferro. Non potrebbe Iddio
Far che lo scritto non sia stato scritto.
 
«Miranda avrai, morrò felice, vieni,»
Scrive mio zio. La lettera mi posa
Davanti. L’una dopo l’altra ascolto
265L’ore suonar. Gridar vorrei: fermate!
No, no, no, mi rispondono.
Così!
Si annera il ciel di nuvole, da lunge
Romba il tuono ed un soffio repentino
Giunge stridendo, sbatte imposte e vetri.
270Fuori! Perchè nelle selvagge furie,
O Madre, e negli amor teco s’accende
Questa polve ch’è tua, pel dolce verso
Che di te canta, ispirami. Natura!

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