< Pagina:Mirtilla.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

A T T O

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Mirtilla.djvu{{padleft:53|3|0]]

Una fedele amante, che ti prezza?
Deh fuggi, chi ti fugge,
Sprezza, chi ti disprezza,
Accogli, chi ti segue,
Rendi amor per amor, odio per odio,
Sarà possibil mai, che non ti pieghi
A così giusti preghi?
Non vedi, che le stelle,
L’aria, l’acqua la terra,
E i più superbi venti,
Al fin cangiano, ò stile, ò luogo, ò tempre?
Tu sol, qual duro scoglio,
Resti rigido sempre, immobil sempre;
Ma che scoglio diss’io?
Poi che à l’onde del Mare
Cede tal’hor lo scoglio,
E ’l cava pur tal’hor picciola stilla,
E tu sempre più saldo,
Ne la tua fiera voglia, ohime, dimori,
Hor vita, hor morte mostrano le stelle,
Nè sempre d’un color veste la terra,
Nè sempre si dimostra il Mar turbato;
I venti hor son crucciosi, hor son benigni.
E tutte l’altre cose,
Quando propitie sono, e quando avverse;
Ma ’l tuo rigido core,
Un perpetuo tenor di crudeltade
Meco mantiene, e tu sempre mi fuggi,
Sempre morte minaccia à la mia vita;


E final-

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Mirtilla.djvu{{padleft:53|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.