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star gratia silentio alle mie vive parole, e per non infastidirla humilmente me le inchino, bacciandole con ogni riverenza le degnissime mani, e pregandole da Dio ogni suo maggior contento, e felicità.
Di Verona il dì 24. di Febraro 1588.
Di V.E. Illustriss.
Rumiliss. serva, e devota
A 3 AL- |
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