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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Naunia descritta viaggiatore.djvu{{padleft:92|3|0]]Assai più cose potrebbonsi dire della Naunia e de’ Nauni, che forse non ispiacerebbe a nessuno di leggere. Ma oltrechè le due storie più volte citate ne parlane molto, ed una anzi soverchiamente, io amo la brevità per sè, e credendo che la debba essere cara ad ognuno ho procurato d’indicare tutto l’essenziale che potevasi bramare, ma nel tempo stesso avvisai di dover ommettere alcune cose, le quali osservate e scoperte dallo stesso curioso apporterannogli al certo maggiore diletto che se dal mio opuscolo ne avesse avuto contezza.

Quando i Nauni intenderanno che in certi sterili terreni, i quali coltivati a campo od a prato non pagano la spesa, fa d’uopo lasciar crescere di nuovo i boschi che vi furono estirpati; che nel loro paese bisogna coltivare le viti soltanto sulle colline, e non a pergola, ma a semplici filari (a stregle dicon essi), come accortamente fanno quelli di Revò, perciocchè in tal modo il prodotto

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